Come scegliere un’elettropompa sommersa: alcuni consigli utili

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Viene definita anche come pompa ad immersione: stiamo facendo riferimento alla tipologia di elettropompa maggiormente diffusa soprattutto durante la fase di realizzazione di un’abitazione, così come in fase di progettazione di un impianto industriale.

Come si può facilmente intuire, le opportunità di impiego di tale strumento idraulico sono numerose e sono legate all’attività di movimentazione, così come a quella di sollevamento dell’acqua che, nella maggior parte dei casi, si verifica da un punto più basso, come nel caso di un pozzetto, rispetto a un punto posto più in alto.

La funzionalità elettrica ha come scopo principale quello di combattere la gravità. Al tempo stesso, permette un passaggio più rapido dei fluidi da un punto A a un punto B, anche nel caso in cui dovesse essere presente un certo dislivello.

Cosa tenere in considerazione prima della scelta

Comprare il modello di elettropompa più adatto alle proprie esigenze è fondamentale, dal momento che altrimenti si rischia non solo di fare un investimento del tutto errato, ma anche di perdere tempo nel montaggio di uno strumento che poi non torna in alcun modo utile.

Attenzione, come si può facilmente intuire, al fatto di comprare un’elettropompa solo in base al prezzo particolarmente vantaggioso: il rischio è quello che possa emergere qualche problema o una vera e propria fregatura. Quindi, serve valutare con la massima prudenza le caratteristiche dell’elettropompa che state effettivamente cercando, considerando solo i modelli dotati della migliore qualità, come quelli proposti da Pompe Zanni.

La prima cosa da fare deve essere sempre quella di valutare in maniera attenta la destinazione d’uso della pompa sommersa. Occhio alle caratteristiche dell’acqua che dovrà essere trasportata da parte delle pompe sommerse. È importante mettere in evidenza come i residui dell’acqua reflua sono talmente sporchi e con un diametro così imponente che, in gran parte dei casi, è necessario sfruttare l‘impiego di una pompa sommergibile con diverse versioni di giranti, in modo tale da garantire sempre un passaggio libero che possa avere peculiarità adatte per il sollevamento del liquido che è oggetto dell’attività di pompaggio. Un altro aspetto che va approfondito è certamente quello relativo al quantitativo di acqua di cui si necessita, in maniera tale da puntare sull’acquisto solo di modelli che possono soddisfare le proprie richieste.

Le pompe universali non esistono

Uno dei primi aspetti da valutare è che non esiste in commercio una pompa universale che è in grado di garantire la copertura perfetta di qualsiasi settore o destinazione d’uso. Bisogna mettere in evidenza, però, come si trovino tante piccole pompe sommerse dal funzionamento particolarmente semplice e che hanno un costo certamente conveniente.

Come si può facilmente intuire, è un po’ complicato trovare delle pompette sommerse in acciaio, ma in ogni caso, se l’esigenza dovesse essere quella di spingere le acque pulite presenti in una cisterna verso gli sgocciolatoi del proprio orto, ad esempio, è chiaro che va più che bene anche una pompa di dimensioni ridotte e che comporta un investimento limitato.

Il tipo di acqua con cui si deve lavorare

Uno degli aspetti più importanti da analizzare è certamente quello relativo alle acque con cui si deve lavorare. Sono acque chiare oppure nere? In alcuni casi servirà individuare una sorta di via di mezzo, visto che si avrà la necessità di effettuare il sollevamento di acque semi scure. Un modello di pompa sommersa per acque nere dovrà avere delle specifiche tecniche in grado di garantire il raggiungimento di certe prestazioni, che sono chiaramente più adatte per il sollevamento di acque molto sporche. Si parla, nello specifico, di acque cariche, in cui si trovano diversi residui di fango oppure anche dei piccoli rimasugli di sabbia, che dovranno essere quindi oggetto di un apposito trattamento.