E’ andato completamente a buon fine il collocamento dei nuovi Bot da parte del Tesoro per un valore di 6 miliardi di Euro. La vendita ha segnato anche un record storico di riduzioni e dei tassi di interesse che è passato da 0, 358 a 0,326 come rendimento medio.
Prosegue, quindi l’azione di rastrellamento di fondi da parte dello Stato italiano che con questa operazione ha ottenuto da parte delle Banche un considerevole prestito che poi sarà girato ai cittadini che già hanno prenotato i Bot, sebbene con rendimenti ridicoli ma almeno garantiti, con la certezza di aver messo al sicuro i risparmi. Occorrerà vedere ora come si muoverà nei prossimi mesi la BCE e quale sarà l’andamento dell’inflazione in Italia.
I Bot appena ceduti all’asta hanno una durata semestrale, quindi non potranno, non faranno in tempo a risentire di eventuali effetti di variazioni decisionali della BCE ma per le future emissioni il consiglio è di tenere d’occhio i movimenti di Francoforte per non rischiare di perdere. Se dovesse incrementarsi l’inflazione e senza l’avvio di una stretta monetaria il denaro accantonato perderebbe, infatti, potere d’acquisto.