Mononucleosi: La malattia degli innamorati

Un bacio è la parola Ti amo tra due parentesi rosa. Quanto romanticismo in questa frase e che dire di questo atto così dolce, piacevole eppure che ha in se una particolare intimità e profondi significati. Dietro ad un bacio c’è sentimento, passione, forse un futuro, un pezzo di vita insieme alla persona che ami, magari anche tutta la vita, chissà… Non voglio smontare tutto questo, ma dietro ad un bacio ci può essere anche la trasmissione di una particolare malattia: la Mononucleosi.

Cosa è la Mononucleosi?

La mononucleosi è chiamata, appunto “malattia del bacio” in quanto la sua via di trasmissione è attraverso la saliva che contiene il virus responsabile di questa patologia. La Mononucleosi ha anche altri nomi: Linfoadenosi acuta epidemica e Febbre Ghiandolare di Pfeiffer, dal nome del medico che per primo, nel lontano 1887, la descrisse, ben non riuscendo a capire e identificare il responsabile, scoperto molti decenni dopo.

Si tratta del Virus Epstein – Barr dal nome degli scopritori, fa parte della famiglia degli Herpesvirus, la stessa famiglia di quelli che provocano l’0heroes sulle labbra ma che sono anche riconosciuti responsabili di altre malattie come forme tumorali dell’epitelio, della laringe e del sangue (Linfoma di Hodgkin).

Chi colpisce e quali sono i sintomi?

La mononucleosi colpisce soprattutto giovani tra i 15 e i 35 anni il 50% degli adolescenti. Spesso è assolutamente asintomatica e altrettanto spesso i sintomi si manifestano in giovani con sistema immunitario debole o comunque già con altre patologie, quindi organicamente indeboliti.

Spesso i sintomi sono del tutto sovrapponibili ad un modesto mal di gola con una febbre moderata, un senso di affaticamento accentuato e la milza ingrossata ma sono le analisi del sangue a dare conferma della diagnosi sospettata dal medico.

In molti casi il medico rileva ingrossamento di linfonodi del collo, della mandibola e cervicali ma anche inguinali. In rari casi si verifica arrossamento cutaneo mentre più frequentemente il paziente lamenta mal di testa, particolare sudorazione soprattutto notturna.

Molte volte la Mononucleosi viene confusa con una banale influenza, peraltro nemmeno forte o una faringite.

Le Complicazioni più frequenti della mononucleosi consistono in sovra infezioni batteriche, patologie polmonari e cardiache fino anche, in rari casi, encefalite e epatite fulminante..

Come si cura?

Trattandosi di un virus, gli antibiotici sono assolutamente inutili, a meno che il medico sospetti una infezione batterica sovrapposta a quella virale. Occorre solo trattare la febbre con antipiretici e antidolorifici tipo ibuprofene ed eventualmente antinfiammatori non steroidei.

Assolutamente indicato il riposo per il tempo di guarigione, circa dieci giorni, mentre l’incubazione è di 3/5 settimane. Assolutamente da consigliare un’alimentazione particolarmente ricca di frutta e verdura, abbondante idratazione e stare al caldo.

La prevenzione si può attuare solo se si è a conoscenza della presenza della malattia e consiste nel lavaggio accurato di posate e stoviglia, evitare di stare molto a contatto e vicino alla persona affetta, in quanto ci si potrebbe contagiare semplicemente con un suo starnuto o un colpo di tosse, ovviamente sconsigliati i rapporti sessuali specialmente se non protetti.

A parte che anche per un medico, in assenza di analisi del sangue non è facile stabilire con precisione la diagnosi di mononucleosi, spesso, come detto, è assolutamente asintomatica, quindi non è facile proteggersi e prevenire una condizione di cui non si ha consapevolezza.

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